Lezione magistrale del prof. Piero Benvenuti "Origine ed evoluzione dell’universo. Cosa può dire e cosa non può dire la scienza."
- francoandolfato
- 1 ott
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Per il 38° anno accademico di Utem, lunedì 13 ottobre alle ore 15 lezione magistrale di Piero Benvenuti, professore emerito di Astrofisica presso l'Università di Padova.
Le prime osservazioni del cielo con uno strumento ottico, il “cannocchiale” di Galileo Galilei, distrussero definitivamente nel 1610 le sfere cristalline della cosmologia aristotelico-tolemaica e da quel momento, fino a circa cent’anni fa, l’umanità rimase priva di una cosmologia comprensibile. Oggi disponiamo finalmente di un modello di universo che rende conto razionalmente dei dati osservativi che i sofisticati strumenti terrestri e spaziali ci forniscono sugli oggetti e fenomeni cosmici. La caratteristica fondamentale e più rivoluzionaria del nuovo modello cosmologico è la sua evoluzione unitaria, composta di fasi diversissime tra loro, ma tutte intimamente interconnesse. Oggi le conosciamo grazie all’applicazione del metodo scientifico galileiano, che però perde di validità nella descrizione dell’evoluzione globale del cosmo, “esperimento” unico e irripetibile.
La storia della nascita e dello sviluppo della nuova cosmologia, iniziata con l’avvento della teoria della Relatività Generale di Albert Einstein (1915) e con il fondamentale lavoro di George Lemaître (1927), sarà utilizzata per riflettere sul metodo scientifico, sui suoi pregi e limiti intrinseci.

Piero Benvenuti è Professore Emerito di Astrofisica dell'Università di Padova ed è stato recentemente nominato Direttore del Centro dell'Unione Astronomica Internazionale per la protezione del cielo scuro e tranquillo dall'interferenza delle costellazioni satellitari. Ha svolto parte della sua attività per l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) come responsabile del satellite astronomico International Ultraviolet Explorer e del Telescopio Spaziale Hubble. In Italia è stato Presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Commissario dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). È stato Segretario Generale dell'Unione Astronomica Internazionale per il triennio 2015-18 e, ad interim, nel 2024. È stato consultore del Pontificio Consiglio della Cultura per il decennio (2013-23).
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