38° anno accademico 2025-26: l'editoriale del Presidente UTEM prof. Lucio De Bortoli
- francoandolfato
- 22 set
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L’Ute di Montebelluna si occupa di cittadinanza dal 1988 ed è, con più di 300 iscritti e con il ventaglio delle sue proposte, di gran lunga la realtà associativa culturale più longeva e propositiva della città.
Lo siamo per il numero e la qualità delle nostre azioni: lezioni (o corsi teorici) da ottobre a maggio (un centinaio) e laboratori (o corsi pratici). Ma non siamo solo una presenza costante, siamo anche altro. Da qui una facile battuta: “se non ci fossi bisognerebbe inventarti?”. Battuta certo, ma anche, credo, verità oggettiva. L’Ute esiste, fortunatamente, ed esiste grazie ai propri soci, a cittadini che cercano di vivere attivamente il proprio tempo.
Un realtà come la nostra è pertanto a stretto e continuo contatto con i bisogni umani e sociali.
I nostri corsi pratici rispondono, da sempre, a richieste di sapere applicato che porta a sviluppare abilità e a maturare nuove ed arricchenti competenze . Specularmente, i nostri corsi teorici ci aiutano a orientarci nella complessità del mondo. E per farlo servono filosofia, letteratura, storia, scienze, ma anche approcci funzionali, come noterete nel programma.
Da qui l’esigenza di capire come funzionano le dinamiche di costruzione della “pubblica opinione”. Per capire come accade occorre, però, essere consapevoli che l’enorme diffusione delle conoscenze in rete impone anche a noi di proporre strumenti di orientamento che aiutino a comprendere ciò che avviene, non solo di saperlo.
Molti dei saperi che proponiamo vanno quindi indirizzati verso questa finalità: comprendere dall’interno ciò che ci viene impartito; individuare, nella galassia sterminata di informazioni e di stimoli quotidiani, il nocciolo della questione, un metodo da seguire.





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